Partenza dalle Case Rosse Cardone presso il Bosco Carbonara di Bronte e subito dirigo per Monte Reitano dopo la prima ripidissima ma breve salita su asfalto.
Il paesaggio circostante è davvero incantevole, l’Etna come al solito si risveglia sotto le nuvole ma sta sempre alla mia sinistra a farmi compagnia e ad allietare la mia giornata, regalandomi ottimi spunti fotografici. Lascio la Masseria Macchiafava, la masseria Acquavena e la Fattoria Viscusi. Qui il tempo diventa improvvisamente plumbeo, la traccia diventa fangosa e il mio stato d’animo diventa grigio come il cielo. Dopo aver lasciato anche la Masseria Giuoitti De Luca, mi butto dentro il vallone Pietrosa, mi becco un bel po’ di fango fino ad arrivare in contrada Malaterra per buttarmi sul torrente S. Cristoforo dove dentro una fattoria, mi faccio inseguire da una moltitudine di cani da gregge, che non abituati a vedere biker imbardati ed infangati, mi circoscrivono tentando anche di azzannarmi. Fortunatamente le mie urla fanno impaurire più loro che me, e quindi mi lasciano passare.
Dopo aver lasciato Contrada Placa, imbocco la ripidissima salita verso Pizzo delle Cocuzze che mi lascia senza fiato (ma il bello deve ancora venire), incrocio così la traccia della mattina fino ad arrivare nei pressi del Bosco Carbonara. Qui l’ennesima salita assorbe le mie ultime energie fino ad arrivare a Pizzo Bongiorno dove posso godermi il sensazionale panorama su Bronte e su tutto il versante est dell’Etna. Faccio qualche foto e qualche autoscatto, quindi dirigo per il punto di partenza alle Case rosse Cardone, facendo arroventare lungo la ripidissima discesa, i dischi delle mia Cube, dove, dopo circa 4 ore concludo il mio exploring al bosco Carbonara e Pizzo Mezzogiorno